Bound by gold: una triade trionfante in schiavitù, gravidanza e amore

Sotto l'abbagliamento caldo e umido di una giornata estiva, tre donne, diverse in tono di pelle ma vincolate da un legame incontaminato, si sono in fila al museo. I loro lunghi capelli cascarono giù le spalle, alcuni in riccioli scuri, altri in cadute rette, uno legato in una coda di cavallo elegante. I loro corpi erano adornati di tatuaggi e catene d'oro che si intrecciavano con la loro pelle, avvolgendo intorno alle braccia e alle gambe, creando una intricata rete di bondage. Uno aveva un anello pesante del capezzolo su ogni petto, gli anelli che si collegano a lunghe catene che si scricchiolano delicatamente con i suoi movimenti. Un altro indossava una spina dorata, mentre il terzo aveva una bocca dorata in posizione. Le loro posizioni aperte, vista frontale, hanno mostrato più delle loro catene capezzoli; hanno mostrato una spina vaginale e catene tra loro. Le lacrime hanno infilato le loro facce, non di dolore ma di anticipazione mentre aspettavano che cosa sarebbe venuto dopo: la gravidanza, forse?