Nelle ombre del castello nebbioso: un capolavoro fotorealistico della beatitudine solitaria

Nel cuore di un castello medievale scuro e pecorino, bagnato in torcia, un salone gotico ospitava una poltrona in pelle Arne Jacobsen. Arroccato su di esso era una donna bruna con capelli pixie-cut, ornata in trecce francesi e avvolto in velluto rosso materiali vittoriani. Il suo corpo pieno e paffuto, ornato di lentiggini, era in mostra, reclinato provocatoriamente in collant strappato. Con le sue gambe spalancate, si è indulgente in un momento di piacere solitario, le sue dita che esplorano le pieghe della sua figa spalancata, il suo enorme clitoride scintillante sotto la luce dimmer. I suoi occhi verdi fissi su un punto invisibile, persi nei throes di ecstasy come un sperma denso e cremoso trapelato da dentro la sua figa, dipingendo le sue cosce paffuto in netto contrasto contro il normale sfondo scuro. Il suo seno grande e naturale è rimbalzato leggermente con ogni movimento, uno spettacolo da osservare nella loro perfezione a goccia.